Crociere, crescita del settore spagnolo

 Lo sviluppo del settore delle crociere sta dando un rilevante contributo alla ripresa del settore crocieristico spagnolo: nei primo sei mesi dell’anno, secondo i dati recentemente resi noti dal Ministero delle Infrastrutture, il traffico passeggeri ha superato quota 3,2 milioni di unità, con un incremento del 17,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il Presidente dell’Ente Porti dello Stato, Gonzalez Lexe, ha recentemente affermato che l’incremento nel corso del 2011 potrà arrivare al 18 per cento, per un totale superiore agli 8 milioni di turisti.

La gran parte dei clienti del settore, poco meno di 2,2 milioni, è sbarcata negli scali del versante Mediterraneo, guidati dal porto di Barcellona, seguito da quelli delle Baleari; su scala regionale, la Catalogna è ampiamente in testa nelle preferenze dei turisti, con un dato vicino al milione di visitatori, registrando una crescita superiore al 10 per cento rispetto al primo semestre 2010.

La Cassin Young e i suoi problemi di manutenzione

 Sono passati ben sette decenni da quando la nave statunitense Cassin Young è sopravvissuta a uno degli ultimi attacchi kamikaze della Seconda Guerra Mondiale: eppure, anche se è passato un così lungo arco di tempo, l’imbarcazione sembra pronta da un momento all’altro ad affrontare il mare aperto. Ma la velocità e la forza di questi colossi sono rimasti ancora intatti? Attualmente, la Cassin Young si trova ancora presso il Charlestown Navy Yard, il parco nazionale che ha di fatto rappresentato la sua unica sede e “abitazione” da oltre trenta anni a questa parte. In gran parte di questo tempo, inoltre, questo colosso della nautica è rimasto ormeggiato nel porto, proprio alla fine del molo in questione. Circa un anno fa, comunque, è stata spostata verso il Dry Dock 1, con una riorganizzazione e gestione che avrebbe richiesto la spesa di ben 3,3 milioni di dollari.

Santa Margherita Ligure: stop di Galan all’allargamento del Porto

 Forte presa di posizione del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan sul progetto di ampliamento e riqualificazione del porto di Santa Margherita Ligure.

Rispondendo a un’interrogazione parlamentare in proposito, il Ministro si è espresso a favore della conservazione dell’impianto storico del porto, preservando l’identità della Costa del Tigullio.

L’interrogazione, presentata a inizio marzo alla Camera dei Deputati e firmata dagli onorevoli Zamparutti, Beltrandi, Bernardini, Farina Coscioni e Turco (tutti del Partito Radicale, eletti nelle liste del PD), ripercorreva la vicenda del progetto, a partire dalla sua ‘tracciabilità’ (a monte la classica serie di collegamenti societari che dal Lussemburgo, passando per Panama e Isole Vergini, riportavano in Italia).

Castellammare di Stabia: nautica di lusso per il porto

 Le imbarcazioni di lusso si stanno diffondendo a macchia d’olio a Castellammare di Stabia: il comune campano (siamo ovviamente in provincia di Napoli), celebre per i suoi antichi cantieri navali, è già da tempo rinomata come apprezzato centro turistico-marittimo, tanto da meritare l’appellativo di “metropoli delle acque, dei climi, del mare”. Ma la dimensione raggiunta nel corso di questa estate è diversa, non è un caso che anche negli ultimi giorni abbia attraccato l’ennesimo yacht di vaste dimensioni e di proprietà di uno degli uomini più ricchi dell’India. Le coste cittadine sono state raggiunte anche da altre navi dello stesso tipo, con il porto di Marina di Stabia che si è visibilmente trasformato. Non più un semplice approdo turistico, ma anche e soprattutto una zona chic e raffinata come avviene in centri più famosi, quali Montecarlo o Porto Cervo. Come si spiega questo cambiamento?

Piombino: il rilancio dell’acciaio passa soprattutto dalla nautica

 La città di Piombino e soprattutto il suo porto nautico possono sperare in un futuro migliore. La Regione Toscana ha già deciso di dar vita a un apposito piano di sviluppo dell’area, il quale verrebbe a essere realizzato con i sette milioni di euro attuali e altre somme future: anche i privati faranno parte dell’affare, stanziando somme di denaro importanti destinate a sostenere le infrastrutture nautiche e la produzione dell’acciaio, settore ben presente in questa località in provincia di Livorno. Gli impianti presenti nel porto sono quelli della Magona e della Lucchini, ma le loro attività sono ormai ferme da diverso tempo; molti dipendenti sono in cassa integrazione, ma si guarda con un certo ottimismo al prossimo mese di settembre, quando il polo siderurgico di Piombino rivedrà la luce grazie alla Tenaris e alla Arcelor-Mittal.

Boat & Breakfast: come funziona?

 Il Boat & Breakfast è un’alternativa interessante al classico pernottamento in albergo; con questa modalità, si può scegliere di trascorrere una notte su uno splendido yacht e godersi il panorama di un’alba a bordo, un’opportunità unica per coloro che non possiedono una barca propria. Si tratta di un soggiorno a bordo di un’imbarcazione che si trova ferma nei porticcioli turistici. È un’esperienza diversa dal passare la notte in un semplice Bed & Breakfast, perché offre tutto l’incanto della vita di bordo, senza però rinunciare a nessun comfort.

I prezzi dei vari Boat & Breakfast variano moltissimo secondo le caratteristiche dello yacht o motoryacht e dei servizi inclusi. Alcune barche contano con cabine letto di un livello di comfort tale che diventano vere e proprie suite 5 stelle, pure per la loro ampiezza e dimensioni, caratteristiche che a volte sono difficili da trovare anche negli hotel di lusso.

Brindisi, il nuovo volto del portoo turistico

 Quando si parla di Puglia, si pensa in maniera positiva alle principali attrattive dal punto di vista turistico, ma se il riferimento va a Brindisi si associano anche dei problemi di non poco conto: la città, uno dei principali affacci marittimi della regione, vive un momento di difficoltà economica da diverso tempo ormai, la rinascita però può passare soltanto per gli introiti del traffico del porto. È proprio il porto brindisino che sta per cambiare volto, l’intento è quello di dar vita a una struttura che sappia collegare in maniera perfetta elementi mercantili, logistici e anche industriali. Sono in molti che premono per far trionfare la cosiddetta eco-urbanistica, dottrina che prevede proprio questo tipo di polifunzionalità, ma come realizzarla in concreto? Il progetto prevede un porto interno che venga destinato al turismo e alla nautica, sia a ponente che a levante, senza però dimenticare, ovviamente, i traghetti e lo sviluppo commerciale.

Traghetto: il mezzo più conveniente per andare in Grecia

 Se avete scelto di trascorrere le vacanze estive in Grecia, il modo più conveniente per arrivarci è attraverso i traghetti.

Oltre ad essere economici, i traghetti sono molto comodi e piuttosto veloci, e si rendono utili sopratutto a coloro a cui non piacciono gli aerei. La maggior parte delle navi impiegate sono nuove e moderne; offrono cabine e poltrone confortevoli e con climatizzazione; inoltre, all’interno dei traghetti si trovano dei ristoranti, sale cinema, salotti e a volte discoteche. Quindi, più che il semplice mezzo di trasporto che vi porta a destinazione, i traghetti sono una parte molto gradevole delle vacanze estive.

Infrastrutture nautiche, l’Indonesia mette mano a 14 porti

 Secondo quanto riporta la stampa locale, il governo indonesiano avrebbe deciso di rilanciare le proprie infrastrutture nautiche. A tal fine, le autorità del Paese asiatico starebbero per lanciare un maxi piano di investimenti che andrà a coinvolgere quattordici porti nazionali, che vedranno nel medio periodo una significativa crescita quantitativa e qualitativa di tutte le strutture connesse alle aree costiere di riferimento.

L’obiettivo del governo è d’altronde abbastanza intuibile: poter realizzare quelle infrastrutture necessarie per poter ospitare un maggior volume di traffico commerciale, ponendosi come hub di livello internazionale, facendo trovare i porti nazionali pronti per un pieno sviluppo del mercato dell’ASEAN, l’Associazione delle nazioni del Sud Est Asiatico, previsto per un 2015 che sembra avvicinarsi a grande ritmo.

Porti in Calabria


Dopo aver stilato un elenco dei porti in Sardegna e in Sicilia, ecco che risaliamo la punta dello stivale focalizzando la nostra mappa sulla Calabria, che come tuti sanno è bagnata sia dal Mar Tirreno e che dal Mar Jonio.

La Calabria con i suoi 715 km di costa può vantare un decimo dell’intero patrimonio costiero e soprattutto può farsi ammirare nella più particolare varietà di spiagge che si susseguono in maniera del tutto unica. A spiagge sabbiose con fondali bassi si alternano monti che cadono a picco sul mare, scogli granitici.

Porti in Sicilia

Oggi andiamo alla scoperta dei porti siciliani. Questa lista ci tornerà utile quando parleremo dei porti in Sicilia.

Sicilia orientale:

Catania: Club Nautico, Diporto Nautico Etneo, Circolo Nautico N.i.c., Mediterranea Yachting Club, Porto Rossi, San Giovanni Licuti. Ognina, Porto Ulisse, Aci Castello, Aci Trezza, Santa Maria La Scala, Santa Tecla, Stazzo, Pozzillo, Torre Archirafi, Riposto, Marina Di Riposto Porto Dell’etna, Giardini Naxos, Messina, Marina Del Nettuno.

Tanjung Manis: il porto è pronto a svolgere un ruolo globale

 Uno dei principali hub nautici della Malesia è senza dubbio il Tanjung Manis Port: si tratta del porto del Sarawak, lo stato che ha come capitale amministrativa Kuching. Ebbene, la compagnia che gestisce la struttura in questione è pronta a ricoprire un ruolo di primo piano nell’industria di riferimento, lanciando un nuovo logo e una mappa mondiale più aggiornata. L’intento della società, secondo il portavoce Datu Sarudu Hoklai, è quello di ampliare gli orizzonti internazionali, oltre che di venire incontro il più possibile agli standard di sicurezza, operatività ed efficienza. Per raggiungere questo traguardo, comunque, sarà necessario rispettare le norme fissate dall’International Shipping and Port facilities Security, in modo da ottenere una piena implementazione già nel corso di quest’anno. La gestione della qualità sarà un altro requisito fondamentale da questo punto di vista.

Porti ecologici: a Genova si cerca di inquinare meno

 Inquinare di meno, attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili. E’ quanto sta cercando di fare il porto di Genova, che ha ottenuto ben 60 milioni di euro di investimenti da impiegare nelle eco-energie, utilizzate per migliore l’ecocompatibilità della struttura portuale ligure, nella speranza che nel breve e nel medio termine si possa annoverare un minor livello di emissioni di Co2 nell’atmosfera, e un miglioramento della sostenibilità dell’impianto.

L’investimento, inquadrato all’interno del Piano Energetico Ambientale Portuale realizzato dall’Autorità Portuale di Genova, dalla Provincia di Genova e dalla Fondazione Muvita, dovrebbe poter costituire adeguata spinta per un miglior utilizzo delle energie rinnovabili e per incrementare l’efficienza energetica delle aree portuali, dove i margini di miglioramento nel comparto non mancano di certo.

Porti in Sardegna

 Anche questa domenica andiamo alla ricerca di una lista di porti con il rimando di un approfondimento infrasettimanale. Oggi è la volta dei porti in Sardegna.

Sardegna: costa orientale

Porto Corallo, Porto Frailis, Arbatax, Arbatax – Marina Di Arbatax, S. Maria Navarrese – Marina Di Baunei, Cala Gonone, Orosei, Siniscola – La Caletta, Marina Di Porto Ottiolu, Porto Di San Teodoro, Marina Di Puntaldia, Porto Brandinghi, Porto San Paolo, Costa Corallina – Porto Spurlattà, I. Tavolara – Base Nato

Tirreno: porti in Corsica e in Toscana

Tutto lo specchio di mare che comprende la Corsica, la Toscana all’altezza di Massa fino all’Argentario è ricca di porti che vale la pena conoscere. Adesso stileremo una semplice lista, per tornare in seguito a descrivere i principali porti sottoelencati.

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