Il geniale ex timoniere di Luna Rossa, James Spithill, passato nel team statunitense che aveva battuto nella scorsa edizione della Coppa America, ha testato in acqua a Valencia, in Spagna, il nuovo catamarano di allenamento di Bmw-Oracle. Sulla legittimità di una sfida a due con il defender Alinghi è attesa una decisione del giudice Herman Cahn dell’alta corte di New York.
America’s Cup
America’s Cup, l’avvocato Lucien Masmejan spiega le ultime mosse di Alinghi
La Société Nautique de Genève ha presentato la scorsa notte ulteriori evidenze documentali al giudice Cahn della Suprema Corte di New York a sostegno della non validità della sfida del GYYC. Lucien Masmejan, capo dell’ufficio legale di SNG offre sul sito di Alinghi alcuni chiarimenti in proposito.
Alinghi presenta ulteriori evidenze sulla non validità della sfida del GGYC
La Société Nautique de Genève (SNG), yacht club Defender della 33° America’s Cup, ha sottoposto oggi alla Suprema corte di New York ulteriori prove per consentire alla corte di dichiarare non valida la sfida del Golden Gate Yacht Club (GGYC). Questa documentazione, che il giudice Cahn aveva richiesto il 23 gennaio scorso, dimosta attraverso la testimonianza di esperti che un’imbarcazione a chiglia non può essere considerata un multiscafo, come sostenuto nell’ambiguo e contraddittorio documento di sfida presentato dal GGYC.
Dal sito di Alinghi intervista a Lucien Masmejan, capo dell’ufficio legale della Société Nautique de Genève, dopo l’udienza di ieri presso la Corte di New York
Avvocato, può riassumere quanto accaduto nell’udienza di ieri?
L’udienza di ieri era dedicata all’accertamento della validità o meno della sfida del GGYC. Il giudice ha ascoltato le argomentazioni di SNG a proposito del fatto che la descrizione presentata da GGYC sulla barca con cui intendono sfidare è ambigua e contraddittoria e ha chiesto al GGYC di spiegare perchè “la loro sfida non dovrebbe essere invalidata” Il GGYC ha cercato di sviare l’argomento con una serie di cavilli tecnici, ma il giudice li ha costretti a riferirsi alla sostanza del punto in questione.
33° America’s Cup, il giudice Cahn prende in considerazione le motivazioni di Alinghi circa la non validità della sfida del Golden Gate Yacht Club
Il giudice della Suprema Corte di New York Herman Cahn ha ascoltato oggi le motivazioni per le quali il Golden Gate Yacht Club non avrebbe lanciato una sfida valida secondo le regole del Deed of Gift per la 33a America’s Cup, all’attuale detentore, la Société Nautique de Genève e il suo team Alinghi.
33° America’s Cup, spunta a sorpresa la “terza via” proposta da Origin
Tra i due litiganti il terzo…. fa da paciere! (O quantomeno ci prova….) Nell’infinita controversia tra Alinghi e Oracle con oggetto la 33° America’s Cup, spunta la proposta del team Origin, che per sua stessa ammissione suggerisce una “terza via” che permetta lo svolgimento della Coppa. I britannici del Royal Thames Yacht Club hanno infati ufficialmente proposto la loro candidatura come “Challenger of record”, cioè, come primo degli sfidanti, qualora il giudice Cahn (del quale si attende a breve un pronunciamento) riconoscesse valido il ricorso di Alinghi e togliesse dunque tale qualifica agli statunitensi di Oracle, che a loro volta l’avevano strappata per via giudiziaria agli spagnoli di Desafio.
Alinghi naviga sugli Extreme40 a Valencia!
Alinghi è uscito in mare ieri mattina a Valencia con due catamarani Extreme 40. Queste imbarcazioni multiscafi realizzate in fibra di carbonio e dunque leggerissime, sono progettate da Yves Loday, Herbert Dercksen e Mitch Booth con un solo scopo: la velocità. Progettisti e velisti di Alinghi si sono alternati a bordo; tra loro c’erano Pierre-Yves Jorand, Luc Dubois, Dirk Kramers, Kirst Feddersen, Mike Schreiber, Kurt Jordan, Aaron Perry, Murray Jones e Pieter van Nieuwenhuyzen.
America’s Cup: nulla di fatto, fissata una nuova udienza per il 23 gennaio
Oggi il giudice Cahan ha deciso di non emettere nessuna sentenza senza aver prima esaminato le motivazioni del ricorso presentato dalla Société Nautique de Genève (SNG) a proposito della validità della sfida del Golden Gate Yacht Club (GGYC). Il giudice ha dunque fissato una nuova udienza per il 23 gennaio prossimo.
Alinghi, intervista a Tom Schnackenberg
Dal sito del consorzio svizzero intervista a Tom Schnackenberg, l’esperto velista neozelandese incaricato dall’ACM (organizzatore dell’America’s Cup) dello sviluppo delle nuove regole di classe.
Si è detto molto a proposito degli AC90, ma quale sarà il tuo ruolo se Alinghi sarà costretto dalla magistratura ad accettare la sfida del GGYC, così come è stata prospettata?
Se dovesse verificarsi questa ipotesi, allora il mio ruolo sarebbe sicuramente diverso e cioè ACM dovrebbe essere consultata e dovrebbe gestire la difesa. La prima cosa che vorrei dover fare è quella di avere un’idea chiara sulla tipologia di imbarcazione che sfiderà, come la regata deve essere organizzata e che cosa bisogna riuscire a fare per essere sicuri che la regata stessa si svolga regolarmente.
Consegnato al Centro Paolo VI di Brescia il premio fair play del Panathlon a “Shosholoza”
Il Team di “Shosholoza”, consorzio velico sudafricano che ha partecipato con onore all’ultima edizione dell’America’s Cup, ha ricevuto il premio “Fair Play 2007 al gesto sportivo” assegnato dal Panathlon Club Brescia. Alla premiazione, nelle sale del Centro pastorale Paolo VI, era presente Tommaso Chieffi, lo skipper toscano di “Shosholoza”. Il team del Circolo Vela Gargnano, mentre “+ 39” era rappresentato dal suo presidente Lorenzo Rizzardi.
A Shosholoza il premio fair play del Panathlon
Il Team Shosholoza, il consorzio sudafricano che ha partecipato con onore all’ultima edizione dell’America’s Cup, riceverà il premio “Fair Play 2007 al gesto sportivo” assegnato dal Panathlon Club Brescia. Alla premiazione, in programma l’8 gennaio alle 18.30 a Brescia, nelle sale del Centro pastorale Paolo VI, saranno presenti il patron di Shosoloza Salvatore Sarno, gli skipper Tommaso Chieffi e Paolo Cian. Per +39 interverrà Lorenzo Rizzardi, presidente di +39 e del Circolo Vela Gargnano.
America’s Cup, questi i documenti contro Alinghi che gli avvocati di Oracle consegneranno domani
Sono quasi ironiche, e anche un po’ beffarde nei confronti di Alinghi, le carte che domani gli avvocati del team della Coppa America di Vela Bmw-Oracle consegneranno ai giudici dell’Alta corte di New York, per chiedere di invalidare i ricorsi dei detentori svizzeri del trofeo. Nella valigetta dei legali si trovano infatti fotocopie di dizionari di lingua inglese, non ultimo il “Sailor’s Illustrated dictionary” di Thompson Lenfestey, nonché foto di vecchi catamarani e trimarani con evidenziate le loro belle “chiglie”.
America’s Cup, Oracle rompe le trattative: “Sfida con Alinghi a ottobre 2008 sui catamarani e 34° Coppa America a Valencia nel 2011”
Ennesimo capitolo della vicenda giudiziaria incentrata sulla 33° America’s Cup. Il sindacato americano Bmw Oracle ha infatti annunciato la scorsa notte di aver interrotto le trattative con il Defender Alinghi: obiettivo del team di Larry Ellison è ora quello di giocarsi la 33° Coppa America contro il team svizzero nel 2008 in una sfida a due su catamarani di 30 metri. Questo mette dunque fine alle speranze di vedere la prossima edizione del trofeo a Valencia nel 2009 nel formato tradizionale con i vari challenger. “In queste condizioni e’ arrivata l’ora di andare avanti, e ci sta bene di dare vita nel 2008 ad una sfida con i catamarani”, ha detto lo skipper di Oracle, Russell Coutts.
America’s Cup: arriva il ricorso di Alinghi, ma Oracle non ci sta
Prosegue la vicenda giudiziaria nell’ambito della 33° America’s Cup, che sembra davvero non trovar pace. Alinghi, il detentore del trofeo nonché organizzatore della prossima 33ma edizione, ha depositato due ricorsi all’Alta corte di New York la quale, in una precedente sentenza, aveva invalidato la posizione del team spagnolo “Desafio” come “Challenger of Record”, ovvero “primo degli sfidanti” sostituendolo con il team Usa Bmw-Oracle. Secca peraltro la replica di Oracle, per bocca di Tom Ehman: “La procedura legale di Alinghi è infondata” afferma infatti il portavoce del team statunitense.
America’s Cup: prima i trimarani, poi Luna Rossa
Sfida a bordo di trimarani tra Alinghi e Oracle: questo è lo scenario più plausibile per il futuro, alla luce degli ultimi avvenimenti accaduti intorno al circolo di Coppa America. Fatti che purtroppo, come da diversi mesi a questa parte, riguardano sempre più le aule di tribunale e meno i campi di regata o gli studi di progettazione.