America’s Cup 2013: firmato il certificato d’impatto ambientale

Buone notizie sul fronte dell’ecologia e della Coppa America di Vela che ha ricevuto dalla San Francisco Planning Commission insieme alla San Francisco Port Commission l’approvazione a pieni voti del documento definitivo che concerne l’impatto ambientale della 34° edizione dell’America’s Cup che si terrà a San Francisco nel 2013.

Il documento in questione è il e rilasciato certificato EIR, ovvero l’Enviromental Impact Report.

Inquinamento marino, nuove misure ambientali

 Lo scorso luglio, a Bruxelles, la Commissione Europea ha proposto delle nuove misure riguardo la protezione dell’ambiente marittimo, che comprenderebbero un taglio alle emissioni inquinanti di anidride solforosa fino ad un 90%, e di quelle di particolato dei combustibili per le navi fino all’80%.

Inoltre, la normativa presentata rivede l’attuale disposizione riguardo il grado di zolfo presente in alcuni combustibili liquidi, e include nella legislazione dell’Unione Europea le nuove misure prese dall’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale), in modo di garantire la giusta e armonica applicazione da parte di tutti gli Stati membri. Secondo la nuova legislazione, il tenore di zolfo massimo che sarà ammesso nei combustibili per uso marittimo, impiegato in zone critiche come il Mar Baltico, dovrà scendere dall’1,5% allo 0,1%; questa normativa però entrerà in vigore dal primo gennaio 2015.

Nave cargo con kite ausiliario per il traino


L’idea è originale quando ingegnosa: usare kite giganti in ausilio alle navi cargo per ridurre complessivamente i consumi energetici. Se dietro questo progetto c’è la Cargill allora è opinabile che l’ambiziosa invenzione è tutt’altro che una follia. Secondo una stima si potrebbero ridurre del 35% le emissioni di gas serra.

Ma è una specie di aquilone capace di aiutare una nave ad essere trainata? sembrerebbe proprio di sì secondo l’azienda SkySails che si occupa del progetto e che ha ideato delle maxy vele da 320 metri quadrati e un’altezza fino ai 420 metri che grazie a un sistema computerizzato è in grado di catturare la corrente giusta d’aria.

Riviera 600, il motoscafo alimentato ad idrogeno, pronto per la produzione

 Il 29 e 30 Aprile 2009, le società austriache Fronius, Bitter e Frauscher hanno presentato con grande successo, presso il castello Schloss Orth sul Lago Traunsee in Austria, la prima imbarcazione elettrica al mondo alimentata con celle a combustibile di idrogeno. Fronius, Bitter e Frauscher sono riusciti nell’intento di sviluppare un prodotto la cui unica fonte di energia è l’idrogeno dando corpo ad un progetto avveniristico possibile grazie al supporto del Programma EU “Regionale Wettbewerbsfähigkeit 2007-2013”, alle risorse dell’European Fond for Regional Development (EFRE) e ai fondo della regione dell’Upper Austria.
Il meccanismo è semplice ed assolutamente “verde”: il cantiere Frauscher produce il motoscafo Riviera 600 (6 mt di lunghezza per 2,2 mt di larghezza) a propulsione elettrica su cui viene installata una pila a combustibile prodotta dalla Fronius che trasforma l’idrogeno in elettricità. Bitter, la terza azienda coinvolta nel progetto ha studiato il sistema di distribuzione dell’idrogeno.

Garmin e Legambiente per la tutela dei mari italiani


Chi fa della tutela del mare la propria missione ha diritto alla tecnologia più avanzata: questo è il motivo per cui Garmin – azienda leader nel settore della navigazione satellitare – ha dotato Goletta Verde di Legambiente di un GPSmap 4008C con cartografia BlueChart G2 Vision dell’intero Mediterraneo. Goletta Verde è il celebre progetto di Legambiente che da 22 anni monitora e protegge il mare e le coste italiane dall’inquinamento e dall’incuria. Anche quest’anno, durante luglio e agosto, le imbarcazioni dell’associazione ambientalista effettueranno una circumnavigazione della penisola, alla ricerca di illegalità e soprusi, ma anche per promuovere i luoghi più puliti e il mare più limpido del Mediterraneo.

Legambiente: secondo il rapporto mare Monstrum 2008 resta il cemento primo nemico delle coste, cinque reati al giorno di maladepurazione


E’ sempre il cemento il peggiore nemico del mare italiano. Sia che si tratti di una villetta con vista mare, di un albergo o di un nuovo porto turistico, le costruzioni illegali sul demanio marittimo sono in cima alla lista dei mali del Mare Nostrum: nel 2007 intorno al ciclo del mattone selvaggio si sono registrate quasi 4.000 infrazioni e sono scattati 1.399 sequestri e 5.066 denunce. Considerando anche le altre voci (inquinamento, depurazione, pesca di frodo, infrazioni al codice della navigazione) nel 2007 i reati ai danni del mare e delle coste italiane sono stati 14.315, quasi 2 infrazioni a chilometro lungo i 7.400 di costa del Belpaese.

Varata la nave cargo a vela

Varata ad Amburgo la portacontainer Ms Beluga Skysails dotata di una grande vela-aquilone di 160 metri quadrati che segnano il ritorno alla navigazione a vela per i trasporti marini. «Un passo necessario e importante per il futuro» ha detto l’armatore Niels Stolberg della società di navigazione di Brema Beluga Shipping Gmbh che per prima ha creduto nel rivoluzionario sistema di propulsione ausiliaria a vento, sviluppato da una società di Amburgo. Si tratta di un grande aquilone attualmente di 160 metri quadrati, manovrato da un computer, che permetterà di risparmiare fino al 20% delle spese di carburante per il motore marino, tuttora comunque lo strumento primario di locomozione della nave. Quando l’aquilone sarà portato a 320 mq di superficie, dopo le prime esperienze pratiche, il risparmio potrebbe arrivare fino al 35%.

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