Mini Transat, un libro di Andrea Pendibene

 “Ci trainano fuori alle sette, passiamo la chiusa con un pubblico numeroso e poi ci mollano fuori dalla diga. Bisogna bordeggiare fino alle dodici, ora dello start, stando attenti ad altri ottantanove Mini e agli spettatori. Dopo un paio di bordi decido di mettermi alla cappa e aspettare in pace, preparando il vestiario, il Gps, insomma un po’ di riti. Esce il gommone della barca giuria e lo seguo. Non faccio molta fatica: sono con la sola randa con una mano e faccio sette nodi in poppa. Posizionano la linea e il disimpegno. Mi piazzo alla cappa, sopravento alla barca giuria, mure a dritta. Iniziano la procedura con gli otto minuti, poi cinque, poi quattro. Mi infilo sopravento, ho un attimo di esitazione, scado sottovento, ma parto molto bene. Davanti a me un groviglio di tre barche incastrate con le crocette e volanti che ruotano su sé stesse: le evito e parto con una mano e solent. Il vento è sui venti nodi, il mare piatto, cerco di bordeggiare al meglio, ma arrivo alla boa tra gli ultimi. Mi ripeto: sono solo altre milletrecento miglia!”.

Riccardo Apolloni con “Mavie pour Mapei” realizza il miglior risultato italiano in una oceanica atlantica sui Mini chiudendo con un sesto posto la Les Sables-Les Açores-Les Sables


Si è da pochi giorni conclusa una classica del circuito minitransat, la regata LesSables-LesAcores-lesSables – 2500 miglia in solitario con tappa a Horta – che si corre ogni due anni in alternanza alla MiniTransat. Questa edizione è stata particolarmente selettiva perche più della metà della flotta (26 su 49) è stata costretta ad abbandonare. Con tre depressioni che si sono succedute portando forti venti contrari e le lunghe calme nell’arcipelago delle Azorre, la prima tappa aveva già dimezzato la flotta mini che ha dovuto, nella seconda tappa, confrontarsi con una perturbazione piuttosto attiva che ha generato venti forti ma portanti nel rientro verso Les Sables d’Olonne, durante il quale venti di più di 30 nodi e creste di 6 metri hanno provocato numerose avarie.

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