Secondo l’Istituto polare norvegese lo scioglimento dei ghiacci giova all’industria petrolifera


Il livello del ghiaccio nell’Artico si sta abbassando sempre di più, a svantaggio della tutela ambientale. Tuttavia c’è chi ne trarrebbe vantaggio, e sarebbero le aziende petrolifere che, trovando un paesaggio meno ‘duro’, sarebbero più attratte a cercare territori redditizi per la propria attività. A rilevarlo è uno studio dell’Istituto Polare norvegese, secondo il quale il ghiaccio intorno alla Norvegia artica – in particolare quello dell’isola di Hopen, nell’arcipelago delle Svalbard – ha raggiunto un livello più basso di un metro rispetto al 1960.

Naufragio della petroliera Erika, condanne “storiche” per i responsabili

Si è concluso il processo in corso a Parigi sul naufragio dell’Erika, la carretta dei mari in navigazione dalla Francia a Piombino che con il suo naufragio nel 1999 provocò sulle coste bretoni uno dei più grandi disastri ambiental-petroliferi della storia. Per il naufragio della carretta dei mari, che batteva bandiera maltese e che aveva cambiato sei nomi per restare a galla nel turbinoso mercato dei ferrivecchi del mare, il tribunale di Parigi ha giudicato colpevoli due italiani: l’armatore Giuseppe Savarese e il gestore Antonio Pollara, ma anche un´intoccabile multinazionale del petrolio, la Total, che noleggiò l´imbarcazione per trasportare un olio combustibile di pessima qualità verso le centrali Enel italiane.

Mare del Nord, grossa perdita di petrolio da una piattaforma in Norvegia


Una grossa fuoriuscita di petrolio si è verificata nei pressi della piattaforma Statfjord nel Mare del Nord, in acque norvegesi. Per le autorità di Oslo, si tratterebbe della seconda più estesa fuga di idrocarburi nella storia del Paese. In base alle prime stime, sarebbero fuoriusciti circa 3.840 metri cubi di petrolio (equivalenti a 24.150 barili), in una zona a 200 chilometri a ovest di Bergen.