Rolex Farr 40 World Championship: Nerone vicino alla vetta

 Rolex Farr 40 Worlds: Nerone ITA1972 di Massimo Mezzaroma ancora più in alto. Una giornata intensa per Vascotto & Co, a soli due punti dal primo con tanta energia da spendere.

Sidney, Australia – La seconda giornata del Rolex Farr 40 World Championship va in scena in ritardo causa instabilità e scarsa intensità del vento. L’attesa a terra scalda gli animi, Nerone è scalpitante, Vascotto e compagni vogliono dimostrare di essere in forma. A mezzogiorno, con estrema cautela, Peter “Luigi” Reggio prende il largo con il Comitato di Regata del ROYAL SYDNEY YACHT SQUADRON.

La partenza arriva alle 13,50 dopo due “postponed”, il vento si stabilizza da 60° ad un intensità di 9 nodi, c’è aria di sfida, “The Black Tactician” chiama la destra, ma c’è traffico, molto traffico, si fa fatica a venirne fuori. Gli Australiani di Transfusion vogliono dimostrare di essere “con merito” in testa alla classifica generale, calano l’asso e vanno a vincere. Regata di sofferenza per Antonio Sodo Migliori e tutto il team di NERONE ITA 1972, il decimo posto fa sospirare.

Wild Oats XI vince la Rolex Sydney to Hobart

 Wild Oats XI è la prima barca ad aver concluso una delle più dure edizioni degli ultimi anni della Sidney Hobart. Il supermaxi di 100 piedi ha tagliato il traguardo al largo di Constitution Wharf alle 20.37 locali (AEDT) di ieri, le 10.37 in Italia, impiegando complessivamente 2 giorni, 7 ore, 37 minuti e 20 secondi per coprire 628 miglia.

L’edizione di quest’anno, la 66ª della famosa regata, è stata molto dura soprattutto per le difficilissime condizioni meteo che la flotta ha incontrato attraversando lo Stretto di Bass. “È stata una regata durissima – ha detto all’arrivo Mark Richards, lo skipper di Wild Oats XI – su questo non c’è dubbio. La barca, l’equipaggio e l’intero team hanno fatto un lavoro fantastico. Non avremmo potuto chiedere di meglio, arrivare primi a Hobart è stato veramente emozionante.”

Rolex Sydney to Hobart, altri ritiri per la burrasca

 Come da previsioni, le imbarcazioni iscritte alla 66esima edizione della Rolex Sydney to Hobart nella notte tra 26 e 27 dicembre hanno dovuto affrontare una burrasca con venti fino a 40 nodi e onde anche di cinque metri. Intanto sono saliti a 11 i ritiri.

I maxi che si trovavano già nello Stretto di Bass, tra l’Australia e la Tasmania, hanno navigato in condizioni ancora peggiori, con onde sui 4-5 metri.

Ancora in regata l’Amel 54 OneLife di Alberto Biffignandi, unico yacht italiano iscritto.

Il noto fotografo Carlo Borlenghi, che ha sorvolato gli yacht durante la burrasca, ha riferito di aver visto barche con tre mani di terzaroli alla randa, fiocchi da tempesta o anche senza vele. “In dieci anni di copertura di questa regata non avevo mai visto condizioni proibitive come quelle di oggi”.

Rolex Sydney Hobart Yacht Race

 I meteorologi prevedono che la Rolex Sydney Hobart Yacht Race di quest’anno sarà un’edizione “classica”, ossia caratterizzata da condizioni molto impegnative per tutto il tragitto verso sud fino a Hobart. Viste le previsioni di vento forte e mare agitato, gli equipaggi in gara non cercheranno di stabilire nuovi record ma piuttosto staranno attenti a evitare danni e rotture ai propri yacht. Quasi tutti i concorrenti hanno dichiarato che il loro obiettivo principale quest’anno sarà arrivare a Hobart.

Al briefing ufficiale di regata svoltosi ieri mattina presso il Cruising Yacht Club of Australia – appuntamento obbligatorio per tutti gli iscritti – i rappresentanti del Bureau of Meteorology hanno illustrato a skipper ed equipaggi le difficili condizioni previste. Michael Logan del Bureau ha dichiarato, “Lunedì sera la situazione cambierà drasticamente con il sopraggiungere del tradizionale ‘buster’ da sud al largo della costa del New South Wales.”