Nautica: riflettori accesi in Emilia Romagna

 E’stata dedicata in particolare al settore nautico la Sme Week 2012, la Settimana europea della piccola e media impresa, organizzata da Aster – Emilia Romagna.

La manifestazione si svolge a livello europeo, con eventi in 37 Paesi; Aster, in qualità di partner del consorzio Simpler della Enterprise Europe Network ha scelto ques’anno di dedicare l’evento al settore nautico, dopo lapartecipazione al 51° Salone Nautico Internazionale di Genova con l’iniziativa SMART2011, nella quale la regione Emilia Romangna si è messa in mostra per la qualità delle proprie produzioni e il valore delle innovazioni presentate.

L’Emilia Romagna si colloca infatti al terzo posto in Italiana per numero di aziende attive nel settore nautico (10,3 per cento) e al secondo per numero di addetti (17,1 per cento). Le aziende del settore nautico regionale hanno dimensioni maggiori rispetto alla media italiana e dotate della capacità di cogliere le opportunità offerte dal settore.

Nautica: un settore da 39,5 miliardi di euro

 Il settore nautico continua ad essere tra i più dinamici dell’economia italiana: il suo contributo al PIL nazionale è di circa 39,5 miliardi di euro, pari al 2,6 per cento del totale, l’11 per cento del settore trasporti.

Il contributo all’occupazione è di circa il 2 per cento della forza lavoro complessiva (477 mila gli occupati a vario titolo nel settore, considerando anche l’indotto): sono alcuni dei dati del IV Rapporto dell’Economia del Mare, pubblicato dalla Federazione del Mare in collaborazione col Censis e presentato nei giorni scorsi a Roma, presso la sede del CNEL.

L’Italia si conferma al primo posto in Europa per l’import via mare, con merci per complessivi 185,4 milioni di tonnellate, ottenendo la terza piazza a livello continentale per le esportazioni, ammontanti a 47 milioni di tonnellate; è tricolore anche la leadership nel segmento crocieristico, sia per quanto riguarda i passeggeri, 6,7 milioni, sia per quanto concerne la costruzione di navi passeggeri e yacht di lusso.

Cause di affondamento, ecco i numeri degli incidenti più frequenti


Oggetti sommersi urtati in navigazione o finiture troppo deteriorate sotto la linea di galleggiamento sono le principali cause di affondamento: lo riporta una statistica condotta dalla compagnia assicurativa americana BoatUs, che ha preso in esame un campione di cento imbarcazioni colate a picco negli ultimi anni. BoatUs ha suddiviso le tipologie di affondamento in due grandi categorie: in navigazione e all’ormeggio.

Crociere ok, un milione di turisti in più rispetto al 2006


Sarà che la vacanza in crociera è sicuramente più comoda, sarà che il grande schermo, in questo periodo, è un buon veicolo pubblicitario per lanciare una moda, ma la vacanza sulle grandi navi sta scalando i favori dei turisti. Le cifre messe a disposizioni dalla Fiavet, la maggiore organizzazione che riunisce in Italia le associazioni e le imprese di viaggi e turismo, parlano alla fine dell’estate, di quasi 3 milioni di croceristi, con un aumento di oltre un milione rispetto al 2006. A Civitavecchia si è passati da 800 mila croceristi ad un milione, a Savona l’aumento è stato del 44%, a a Genova del 7%, ad Ancona del 22%, a Bari del 13,8%, a Venezia del 5,9%.

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